Torneo “Sport&Diabete”- Parola ai Dirigenti scolastici: “Un Dottor Dog a scuola? Sarebbe un grande aiuto”
Mancano pochi giorni al 10 aprile, giorno in cui, allo stadio Granillo, si svolgerà l’evento “Sport&Diabete”, il quadrangolare di calcio organizzato per informare sul diabete e sostenere il progetto Dottor Dog, quest’ultimo ideato dall’associazione Diabaino Vip-vip dello Stretto di Reggio Calabria con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone con diabete grazie alla formazione di cani d’allerta.
Particolarmente interessate al progetto sono gli istituti scolastici che spesso accolgono tra i banchi studenti con diabete senza però avere strumenti adatti per far fronte alle emergenze, soprattutto nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
«Ci siamo avvicinati a questa manifestazione per merito della prof.ssa Elena Martino che da tempo conosce l’associazione Diabaino – spiega la dott.ssa Adele Zinno, dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Celico – Spezzano Piccolo” di Celico (CS) -. Tutto nasce dalla presenza, tra i nostri alunni, di un bimbo con diabete, una situazione che ha messo spesso in difficoltà sia noi che il piccolo». Il rendimento scolastico dell’alunno è sceso, anche a causa di un allontanamento dei compagni al di fuori della scuola. Infatti, chi non conosce il diabete spesso lo teme.
«Non lo invitano più alle feste – prosegue -, i genitori temono gli sbalzi glicemici, gli stessi che hanno messo anche noi in difficoltà. La scuola non ha personale formato per determinate necessità, l’ospedale è lontano e quindi dobbiamo spesso interpellare la famiglia».
Il bambino sta lentamente imparando a gestirsi ma un aiuto sarebbe fondamentale. Un Dottor Dog, per esempio.
«Sarei favorevole ad accogliere un cane d’allerta diabete nel mio istituto – assicura la dott.ssa Zinno -. Sarà perché possiedo un cane, ma credo che la presenza di un amico a quattro zampe migliorerebbe anche il morale dell’alunno».
Chi da anni si dimostra attenta a determinate tematiche è l’Avv. Anna Rita Galletta, dirigente dell’I.I.S. “Boccioni-Fermi” di Reggio Calabria, un istituto con indirizzi professionali quali ottico, odontotecnico, manutenzione e assistenza tecnica, servizi commerciali e agrario.
«Abbiamo dei ragazzi con diabete che giornalmente lottano per coniugare l’impegno scolastico con i problemi che vivono a causa della patologia – afferma la dirigente -. Noi ci ritroviamo a dover fronteggiare continuamente delle emergenze ma il personale non può intervenire o somministrare medicinali di alcun tipo. Al tempo stesso – aggiunge l’Avv. Galletta -, spesso le situazioni sono preoccupanti, non sempre è possibile contattare la famiglia e quindi siamo costretti a dover chiamare il 118».
La gestione si rivela problematica perché i ragazzi potrebbero palesare problemi di continuo e chiedere ogni volta l’intervento del 118 non è la soluzione.
«L’evento di lunedì 10 aprile sarà importante anche per dare risalto alle difficoltà con le quali le scuole si scontrano – prosegue la dirigente dell’IIS “Boccioni –Fermi” -. Questo perché affrontare il problema è il passaggio obbligato per provare a risolverlo. L’addestramento dei cani, la possibilità di allertare il personale ed eventualmente coniugare il tutto alla presenza di una figura specialistica che possa occuparsi dei ragazzi, rappresenterebbe il raggiungimento di un obiettivo per famiglia e scuola. Si tratta però di passi da fare gradualmente».
L’evento “Sport&Diabete”, fortemente voluto dalla Diabaino Vip-vip dello Stretto, in particolare dal presidente, la dott.ssa Gabriella Violi, e dalla dott.ssa M. A. Ferraro, responsabile scientifico, mira infatti a sensibilizzare sul tema istituzioni e dirigenti scolastici.
«Grazie alla continua attività dell’associazione – dice ancora l’Avv. Galletta -, speriamo di riuscire a coinvolgere chi di dovere. Negli anni precedenti come scuola abbiamo affrontato il tema senza mai andare oltre a protocolli d’intesa, convenzioni, sottoscrizioni, o la conferenza Stato-Regioni che, nonostante prevedessero la possibilità per le scuole di richiedere personale specialistico, alla fine dimostravano essere un mero atto burocratico. L’augurio – conclude – è che questa sia l’occasione per ripartire».
Protagonisti della giornata saranno anche gli istituti Comprensivi “Radice-Alighieri” di Catona (RC) e il “E. Giorgio La Pira – Domenico Gentiluomo” di Camaro (ME), i cui scolari disputeranno un’incontro-gemellaggio di calcio a ranghi misti.
«Eravamo a conoscenza del progetto “Dottor Dog” e quindi abbiamo abbracciato con entusiasmo l’iniziativa del 10 aprile – spiega l’Avv. Simona Sapone, dirigente della “Radice-Alighieri” – In effetti, la presenza di un amico a quattro zampe sarebbe utile all’interno di tutte le comunità scolastiche, non solo per gli alunni con diabete ma anche per operatori scolastici, docenti e dirigenti nel momento in cui si trovano a dover gestire le problematiche ad esso legate». Al momento, il punto di riferimento è la famiglia che si coordina con il personale dell’istituto nei momenti di necessità, vista l’assenza di operatori sanitari.
«La gestione dei ragazzi, al netto delle crisi glicemiche, è abbastanza tranquilla – continua -. I docenti e i genitori degli altri alunni sono stati informati ma per il resto problemi non ne abbiamo, vista la capacità di adattamento dei bambini stessi».
La partecipazione attiva all’evento “Sport&Diabete” è anche un’occasione per incontrare realtà diverse.
«Siamo stati attratti dalla validità del progetto ma anche dall’opportunità di fare rete con istituti scolastici non solo del territorio, per creare un filo conduttore che ci unisca anche a evento concluso. Il gemellaggio? È l’occasione per trascorrere ai ragazzi una giornata di sport – commenta -, all’aria aperta, in una location come lo stadio Granillo. Certo, la sana rivalità sportiva tra loro non mancherà. Nulla a che vedere, però, con la rivalità cittadina, un qualcosa che tra gli istituti non esiste. Condivideremo le medesime finalità – conclude l’Avv. Sapone -, ovvero sostenere un progetto importante come “Dottor Dog”».
Per i gemellati della sponda sicula, il discorso si amplia, con peculiarità molto interessanti.
«Anche nel nostro istituto ci sono ragazzi con diabete – esordisce il Prof. Santo Longo, dirigente del “La Pira – Gentiluomo” – ma da qualche tempo abbiamo attivato una convenzione con l’associazione italiana Diabete che ha organizzato incontri di formazione all’interno dell’istituto. Al momento sono legati alla presenza pazienti con diabete ma puntiamo a renderli sistematici inserendoli nel piano triennale di formazione dei docenti. Il problema sarà il continuo turnover degli insegnanti che potrebbe portarci, tra qualche anno, a dover ricominciare daccapo. Per il futuro, sarà importante presentare una scuola pronta ad affrontare ogni tipo di necessità». E il progetto Dottor Dog rientra perfettamente nelle dinamiche operative dell’istituto.
«Noi saremmo felicissimi di accogliere iniziative simili – afferma con entusiasmo – ma purtroppo non possiamo decidere nulla, bisogna fare i conti con la logica della burocrazia. Per quanto ci riguarda, qualunque iniziativa che garantisca risultati permanenti e l’acquisizione un know-how che non può essere disperso ci trova pronti».
In precedenza, come per gli altri istituti, si faceva riferimento alla famiglia che è stata anche il tramite tra scuola e associazione. La presenza degli scolari del “La Pira – Gentiluomo” allo stadio Granillo avrà un’importanza doppia, un avvicinamento calcistico tra due città sportivamente rivali.
«Il macro contesto va in direzione opposta – afferma con un sorriso il prof. Longo – ma dobbiamo cambiarlo. Questa rivalità “ancestrale” somiglia più a un pregiudizio che, come tale, deve essere abbattuto. Vero è – prosegue – che le occasioni per fare rete sono poche, anche per colpa di scelte miopi. Il MIUR, per esempio, ci permette di fare rete solo con istituti che rientrano nel nostro ambito territoriale. Le iniziative come il Torneo “Sport&Diabete” sono per noi le benvenute – conclude -, visto che siamo sempre alla ricerca di sponde istituzionali per puntare a una crescita diffusa, non meramente locale».