UNA PREISTORIA DI FAME
Era l’età della pietra, l’uomo andava a caccia, pesca, consumando a crudo il suo cibo. Passò il tempo è l’uomo divento pastore e poi agricoltore scopri l’arte di accendere il fuoco quello di coltivare i cereali; comincio allora ad arrostire le carni e ad abbrustolire i semi e le bacche. Con la scoperta del fuoco nacque il cibo cucinato. Circa 10000 anni fa gli uomini primitivi vivevano in tribù , le donne andavano a raccogliere i frutti, le radici; invece gli uomini andavano a caccia di animali. Nonostante la difficoltà di ricostruire l’alimentazione dell’epoca, gli studi archeologici ed etnografici suggeriscono una grande ricchezza di alimenti vegetali( cereali selvatici, radici, frutti) di risorse acquatiche(pesci molluschi) di elementi diversi( miele, uova) oltre a prodotti della cacciagione. Dopo la scoperta del fuoco gli alimenti potevano essere mangiati cotti anche in assenza di vasellame: sulla brace o nella cenere, arrostiti su pietre riscaldate.
L’ ANTICO EGITTO
Dopo la storia degli uomini della preistoria ecco ora l’antico Egitto. Gli alimenti infatti nell’antico Egitto L’alimentazione egiziana si basava essenzialmente sui cereali( oltre che sulle carni,latticini, verdura e frutta). Tra i cereali, il grano: la popolazione lavorava per riempire i suoi granai e il Faraone provvedeva a nutrire la popolazione. Grazie al grano, agli antichi abitanti dell’egitto spetta il merito del l’invenzione del pane.
Ancora al tempo dell’antico egitto oltre che ai vivi, si dava importanza a dare da mangiare pure ai morti. Si pensava, infatti, che ogni morto ritornasse a vivere ed era quindi giusto nutrirlo. Sulla tavola dei morti era presente il cibo in grande abbondanza, un alimento che non mancava mai per tutti,ricchi e poveri era IL PANE; mentre per quanto riguarda il bere la bevanda base della tavola egizia era la BIRRA. Una importante scoperta archeologica ha messo in evidenza che in una tomba del 2700 a..C. Scoperta nel 1939 un vero e proprio banchetto, servito in piatti di terracotta. Il cibo si era conservato miracolosamente per cinquemila anni; vi trovarono infatti pane, vino, pesce, quaglie,formaggio, fichi, e dolci.
CUCINA MESOPOTAMICA
Tempo fa in una terra chiamata Mesopotamia vivevano dei popoli molto antichi. Essi erano i Sumeri, gli Assiri e i Babilonesi. Anche questi popoli mangiavano……e come!!!!! Ecco cosa mangiavano: cereali, verdura, frutta e poi cacciagione, pesce. Questi popoli mangiavano pure latte miele condivano il cibo con olio di oliva, burro,strutto e forse, adoperavano anche il sale per dare più sapore ai cibi. E non basta! Furono i primi a cibarsi di proteine provenienti da un insetto molto in voga in quel periodo …… le cavallette. La bevanda utilizzata molto più di altre sembra essere anche per queste popolazioni #la birra# , che veniva a quei tempi persino addolcita con il miele, essendo ricavata da assai più di un cereale probabilmente il miele le conferiva un sapore meno amaro e quindi più appetibile. Anche in Mesopotamia così il cibo era quanto mai vario e qui vi fu fatto uno dei più grandi banchetti che la storia ricordi. (Foto) E se anche al popolo, in cucina, mancava sempre qualcosa in Mesopotamia si andava a tavola due volte al giorno: la mattina e la sera. I commensali mangiavano su vassoi in camera, sui divani in ingresso e in giardino e l’unico utensile usato per tagliare prendere le porzioni era il # coltello# , portare a tavola si diceva alla lettera # presentare al coltello
CUCINA GRECIA ANTICA
Erano i tempi degli Eroi…….
Ecco l’Iliade, libro che ha come protagonisti gli antichi greci, a quei tempi, un popolo di guerrieri e di mitici eroi. Ai tempi dell’Iliade si mangiava ancora seduti. Durante i banchetti, il re era seduto su un alto trono e i convitati sedevano per terra tutt’intorno. Di giorno per pranzo mangiavano la carne invece a colazione mangiavano enormi pagnotte inzuppate nel vino rosso mentre non si hanno notizie su cosa è se mangiassero per cena. Arrivarono i tempi dell’Odissea e gli eroi non mangiavano più seduti ma distesi e adottarono una pratica igienica molto importante è strana per l’epoca: iniziarono a lavarsi le mani prima dei pasti. Non si mangiava più solo carne e la pagnotta quotidiana ma iniziarono a preparare e mangiare #ghiottonerie# e manicaretti inoltre essendo l’antica Ellade lambita dal mare introdussero nella dieta il pesce………. si iniziò a mangiare più per la gola che per la pancia e soprattutto desinavano sdraiati ascoltando musica e assistendo a spettacoli di danzatori. Tornando al periodo dell’Iliade si mangiava come detto seduti in un grande spazio con la parte centrale a cielo aperto e un grande focolare basso e tondo il nome di questo spazio era denominato MEGARON Ai tempi dell’Odissea le abitudini cambiarono e cambiarono in meglio. Dopo il VI secolo nasce la cena classica, in ambienti magnificamente arredati. Ai commensali vengono offerte fialette di profumo e corone di fiori
CUCINA GRECIA CLASSICA
Il tempo è passato. Dal tempo dell’Iliade e dell’odissea siamo giunti a quelli della Grecia classica dove il pesce la fa da padrona…… tutti mangiavano più o meno le stesse cose, non le mangiavano però allo stesso modo. Gli Ateniesi mangiavano solo tanti piccoli piattini con assaggi invisibili: i Metze’ dove ovviamente primeggiava il pesce. Quella Ateniese era una tavola che offriva una grande varietà di pietanze che però non soddisfavano a pieno la fame dei commensali. Per questo motivo gli Ateniesi venivano derisi. I Tebani, invece, venivano criticati perché si sfamavano quasi esclusivamente di Thrion, involtini di foglie di Fico. Mangiavano anche altra roba ma di poco prezzo: verdure cotte d crude, pescetti, polenta di legumi, salsicce, costiglie di bue………. E poi c’erano gli Spartani……..: che squallore……..a tavola!!! Giacigli di legno duro, un immangiabile brodo nero, e foglie di alloro da masticare a fine pasto A quei tempi si beveva vino rigorosamente annacquato ed esisteva, proprio per le piccole porzioni con le quali i commensali si nutrivano, un Maitre della mescita che decideva le porzioni: il #simposio arca# A Sparta cenare comodamente fu sempre un problema, infatti, anche quando, in epoche successive, la mensa comune fu abolita e furono introdotti i letti triclinari, gli spartani, per rifarsi di un passato così # spartano#, li coprivano di cuscini e drappi talmente ricamati che gli ospiti non osavano appoggiarsi Vi era però un usanza legata al pane le #Achenas# grandissime pagnotte a forma di capra, impastate con pezzi di lardo, che venivano offerte alla dea Demetra durante una festa detta della # megalartia#
A TAVOLA ITALICA
Cucina Etrusca
Ed eccoci ai tempi dei misteriosi Etruschi delle loro abitudini a tavola e della loro vita sociale sappiamo quel che ci hanno detto i Greci e i Romani, gli Etruschi erano molli raffinati ed obesi; mangiavano due volte al giorno e ogni volta la loro tavola era sontuosamente imbandita. Focacce minestre di cereali e verdure erano sempre presenti sulle tavole ricche e su quelle povere, sulle tavole aristocratiche il posto d’onore era occupato dalla carne A differenza da ciò che succedeva al tempo dei Greci, le donne etrusche sedevano a tavola accanto all’ospite e non vicino al marito Gli Etruschi furono degli ottimi cacciatori; una curiosa abitudine era quella di suonare il flauto per stanare cervi e cinghiali e questo ce lo racconta un romano di nome Eliana che descrive un guardiano che accompagna una moltitudine di animali a suon di musica.
CUCINA ROMANA
Ed eccoci all’epoca dei romani
Siamo ai tempi dell’antica Roma; la base dell’alimentazione romana fu la #polenta# La puls( polenta) romana, era preparata con farina di farro( un cereale) e cotta in acqua e sale. La puls, così preparata, non era però molto saporita e i romani la miglioravano con l’aggiunta di altri ingredienti, cipolle lenticchie, cavolo e fave. Dopo i cereali e i legumi ad occupare il posto d’onore nel l’alimentazione romana furono le verdure comprese le specie selvatiche. Col trascorrere del tempo anche la tavola romana però di arricchisce di alimenti; arrivano nella dieta l’Ulivo e l’uva, finalmente nel II secolo a. C. arrivò anche il pesce. Il trascorrere del tempo e l’incontro con altre civiltà arricchirono la tavola romana vennero introdotte le spezie( cipolle e aglio) e la carne specie il pollame comprese le uova, un uomo dabbene è un buon coltivatore diceva Catone. E infatti, a Roma anche i più alti personaggi della vita politica coltivavano il proprio orto in cui crescevano oltre a rape, carote,ravanelli e olive anche carciofi e cetrioli. Anche gli antichi Romani avevano le loro # paninoteche# si chiamavano # tabernae# e vi si trovava di tutto : frutta secca, miele, olive e altre leccornie. Per le strade c’erano i venditori ambulanti che offrivano fichi, pane e piccoli pesci in salamoia.
ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA
Ed eccoci ai nostri giorni:
L’alimentazione mediterranea pane, olio, pasta, pomodoro e altri alimenti fanno parte di un modo di mangiare particolare che si chiama alimentazione mediterranea; prende questo nome perché è basata sui prodotti che nascono nei paesi bagnati dal mar Mediterraneo. L’agricoltura dei paesi che si affacciano sul mare, mette a disposizione di queste popolazioni così diverse tra loro prodotti comuni:legumi ortaggi pane uva e altri frutti del mediterraneo come gli agrumi si comincia a condire gli alimenti con il succo di limoni, olive l’oro giallo#per eccellenza: #l’olio di oliva# La leggenda dice: Un giorno, nell’Olimpo Minerva e Nettuno litigarono per il possesso di una terra chiamata Attica. Giove decise di dare ragione a chi tra i due avesse portato il dono più utile all’umanità. Nettuno porto un cavallo; Minerva un ramoscello d’ olivo. Vinse Minerva perché il ramoscello d’olivo sarebbe diventato un albero forte, capace di vivere a lungo e di produrre frutti gustosi e saporiti, da cui trarre un liquido per condire il cibo degli uomini, lenire le loro ferite, far luce alla loro notte.
I.P. Luigia Milano
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