Fand: Sì al prezzo di riferimentonazionale per i dispositivi per i

SANITÀ

redazione,

9 Aprile 2016 17:20

Il prezzo di riferimento nazionale «garantisce un accesso uniforme

sul territorio ad apparecchi che sono strumenti di cura, di terapia, che

devono rispondere a ben precisi bisogni clinici, diversi da persona a

persona». A sostenerlo è Albino Bottazzo, presidente Fand –

Associazione italiana diabetici, in questi giorni a Isernia per i lavori

della propria Assemblea nazionale. «Basta con la malsana idea delle

gare regionali – prosegue Bottazzo – che non permettono di rispettare

l’appropriatezza terapeutica, danneggiando le persone con diabete;

che lasciano dietro di sé prezzi diversi da Regione a Regione, in

spregio al principio della razionalizzazione della spesa; che creano

disparità di trattamento tra cittadini di Regioni diverse, dove in alcune

sarebbe possibile disporre di dispositivi che in altre sono preclusi, in

spregio all’art. 117 della Costituzione che vuole tutti i cittadini uguali

di fronte all’assistenza sanitaria. Tutto ciò tralasciando, per carità di

Patria, i ben noti casi di Regioni che hanno voluto perseguire questa

strada, come Liguria ed Emilia Romagna, con gravi danni anziché

benefici». A deputati e senatori, chiamati a esprimere il proprio parere

sul nuovo codice degli appalti, l’associazione chiede dunque di

attivarsi su un «fondamentale tema che riguarda non solo tutti i

diabetici, grandi e piccoli, ma milioni di italiani colpiti dalle malattie

croniche» cioè, appunto, le procedure d’acquisto dei dispositivi medici

destinati alla terapia domiciliare. Il 16 marzo scorso, osserva Bottazzo,

il Consiglio dell’Autorità nazionale anti-corruzione (Anac) ha

approvato i prezzi di riferimento di 39 dispositivi medici: «È la chiara

dimostrazione – prosegue – che è possibile farlo. Allora lo si faccia: il

prezzo di riferimento nazionale per siringhe, aghi, microinfusori,

sensori e strumenti per l’autocontrollo domiciliare della glicemia è la

giusta soluzione».

 

Diabete: le nuove linee guida Aace spiegano come gestire la patologia

L’impiego precoce delle terapie innovative è indicato per prevenire le complicanze

Pubblicate le nuove linee guida per la gestione del diabete, una patologia che in Italia colpisce oltre 3 milioni di persone. Il documento, elaborate dall’American association of clinical endocrinologists (Aace), stabilisce che le terapie innovative per la cura del diabete potranno essere impiegate fin dalle prime fasi della malattia. Questo permetterà di migliorare il controllo dei livelli glicemici e di prevenire le complicanze.

Le “Linee guida per la gestione clinica e assistenziale del diabete 2016”sono state presentate durante il convegno “1st Ame Diabetes Update”, che si è tenuto il 5 e il 6 febbraio a Napoli, su iniziativa dell’Associazione medici endocrinologi (Ame). “La novità dell’edizione 2016 delle Linee Guida Aace è l’indicazione circa l’impiego precoce, nelle prime fasi della malattia, delleterapie innovative – spiega Enrico Papini, responsabile scientifico Ame e Direttore della Struttura complessa di Endocrinologia e malattie del metabolismo dell’ospedale “Regina Apostolorum” di Albano Laziale -. Queste ultime, infatti, consentono di raggiungere un soddisfacente controllo dei valori glicemici minimizzando il rischio di provocare pericolosi episodi di ipoglicemia”.

 

Tenere a freno le crisi ipoglicemiche potrebbe ridurre il rischio di andare incontro a complicazioni. “Il miglioramento e la maggiore stabilità del controllo metabolico, così assicurati, sono rilevanti per la prevenzione delle complicanzeche, nel tempo, possono derivare dal diabete mal controllato, sotto forma di impegno cardiovascolare, renale, oculare e della circolazione degli arti inferiori – prosegue Papini -. Si stima che il diabete sia associato ad un aumento molto sensibile del rischio di mortalità da varie cause, ed è quindi di fondamentale importanza untrattamento precoce della malattia e la prevenzione delle sue complicanze”.

 

I trattamenti innovativi, a differenza delle terapie tradizionali, permettono anche di perdere peso. “Le nuove terapie, recentemente introdotte, controllano i livelli glicemici e sono in grado di prevenire, come già detto, le crisi ipoglicemiche garantendo ai pazienti lo svolgimento delle più comuni attività, come guidare un’auto, con la certezza di poterlo fare in sicurezza – osserva Giorgio Borretta, Diretto medico della S.C. di Endocrinologia e malattie del ricambio dell’Azienda ospedaliera “S. Croce e Carle” di Cuneo -. Ma, l’aspetto più innovativo è rappresentato dalla capacità di questi farmaci di far perdere peso interrompendo il circolo vizioso rappresentato da alcune molecole per il controllo glicemico che tendevano a far ingrassare. Per il diabete di tipo 2, infatti, uno dei fattori sfavorevoli a un adeguato compenso metabolico è proprio rappresentato dal sovrappeso: disporre di farmaci capaci di agire sullaperdita di peso corporeo è fondamentale”.

Le nuove linee guida evidenziano l’importanza di rafforzare il dialogo tra medico e paziente, per influenzare positivamente lo stile di vita dei diabetici. L’obiettivo è quello di indurli ad abbandonare le abitudini scorrette e a combattere, in particolare, sedentarietà e sovrappeso. Per farlo, serve una sorta di “terapia comportamentale” che preveda “l’adozione di un regime dietetico specifico, maggiori conoscenze sull’indice glicemico dei diversi cibi e delle congrue associazioni tra gruppi alimentari diversi, e l’attività fisica regolare – dichiara Silvio Settembrini, Dirigente medico di Malattie metaboliche e diabetologia presso l’Asl Napoli 1 Centro -. È necessaria una sana alimentazione con preferenza per i grassi insaturi vegetali, la limitazione degli zuccheri a rapido assorbimento e, per chi si sottopone a terapia con insulina, il conteggio dei carboidrati. Non meno importanti, una attività fisica moderata, per almeno 150 minuti a settimana e il riposo notturno di almeno 7 ore”.

 di red.(15/04/2016

tratto  da Salute 24

Diabino News, il numero di settembre/dicembre 2015

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Ecco il PDF del nostro periodico Diabaino News (settembre/dicembre 2015). Vi troverete tante notizie utili e interessanti curiosità dal mondo del diabete e non solo.Non resta che augurarvi… Buona lettura!

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Alitalia non richiede più un nulla osta alle persone con diabete

23/12/2015
Diabete Notizie: Alitalia non richiede più un nulla osta alle persone con diabete

Proprio un anno fa, il pilota di un volo Alitalia negava a una donna con diabete il permesso di salire a bordo di un volo per San Pietroburgo, dichiarandola ‘inadatta al volo’. Questo nonostante la donna avesse dichiarato di avere il diabete all’atto della prenotazione e disponesse di tutta la documentazione necessaria. Ne è nata una protesta che ha riguardato tutte le richieste poste da Alitalia alle persone con diabete. Diabete Italia ha raccolto la protesta instaurando un fitto dialogo con la compagnia ‘di bandiera’.
Proprio sotto Natale, Alitalia ha comunicato ufficialmente la decisione già presa e comunicata al suo interno sei mesi fa.  Alitalia si adegua quindi alle migliori prassi internazionali e dichiara che:

* I passeggeri con diabete che viaggiano con Alitalia non devono più presentare il nullaosta sanitario, a condizione che non siano stati ricoverati nei 30 giorni che precedono il volo.
* Solo in questo caso devono chiamare il Customer Center Alitalia al numero 06.65640 per ottenere le istruzioni relative alla presentazione, prima del volo, della documentazione necessaria.
* L’insulina, con i dispositivi necessari per la somministrazione, potrà essere trasportata nel bagaglio a mano e sarà quindi facilmente accessibile durante il volo, E’ consentito portare in cabina un quantitativo di insulina sufficiente per l’intero viaggio e non solo per il volo  (volo di andata, soggiorno e volo di ritorno).
* Per superare i controlli di sicurezza in aeroporto è sufficiente esibire il certificato in originale del medico curante, con data non anteriore a 30 giorni.
* Se il volo supera le tre ore di durata, Alitalia offre inoltre la possibilità di prenotare un pasto speciale per persone con diabete.

«Le nuove regole», riconosce Alitalia nel comunicato diffuso ieri, «sono state messe a punto in collaborazione con Diabete Italia».

 

Diabaino: Concerto di fine anno con Giampiero Locatelli

Splendida conclusione di anno sociale per la Diabaino Vip-vip dello Stretto. Il 2015 si è chiuso con il sublime concerto di Giampiero Locatelli, sublime pianista reggino di importanza nazionale, svoltosi presso l’Auditorium Lucianum di Reggio Calabria. L’evento è stato dedicato a Egidio Archero, presidente della FAND nazionale, scomparso improvvisamente lo scorso ottobre.

A margine del concerto, la presentazione delle attività svolte negli ultimi 12 mesi dall’associazione e la programmazione per il 2016.

Si ringraziano per il contributo all’organizzazione dell’evento:
l’azienda Attinà Forti per la degustazione dei prodotti;
l’azienda Scala Fiorita per aver adornato l’Auditorium Lucianum con piante e fiori;
Demetrio Caracciolo di “Progetti Digitali” per le riprese video.

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CONCERTO JAZZ PER PIANOFORTE

 

a Egidio

…Note di dolcezza…

“L’Associazione “Diabaino Vip – Vip dello Stretto”

è lieta di invitarla

Sabato 12 Dicembre 2015 ore 19:30

AL CONCERTO JAZZ PER PIANOFORTE

di Giampiero Locatelli

 

Presso auditorium lucianum

VIA MONS. DE LORENZO, RC

Diabaino News n°2 – maggio/agosto 2015

Ecco il PDF dell’ultimo numero del nostro periodico Diabaino News (maggio-agosto). Vi troverete tante notizie utili e interessanti curiosità dal mondo del diabete e non solo.Non resta che augurarvi… Buona lettura!

 

Diabaino+News n.2 2015

Corso Residenziale Fandiabet&giovani a Ricadi (VV)

Quando il Diabete va in vacanza…

Una diagnosi di diabete di tipo 1 si presenta fin dall’inizio come un compito arduo sia per il medico che deve comunicare la diagnosi, sia per il paziente che da allora in poi, dovrà rinunciare all’identità da sempre sentita propria e gestire la nuova condizione di malato. Il diabetologo si trova ad operare e a trovare soluzioni all’interno del complesso mondo delle malattie croniche, che a differenza delle malattie acute, le quali con le appropriate cure regrediscono fino alla completa guarigione, possono essere curate ma non guarite definitivamente. Accompagnare il paziente nel vivere giorno per giorno la sua malattia, significa costruire interventi che hanno come obiettivo alleviare la sua sofferenza, ridurre il danno procurato dalla malattia e potenziare le risorse personali al fine di rendere la malattia compatibile con il proprio stile di vita.

Dall’altra parte il paziente che si deve confrontare con la comparsa di una malattia cronica affronta un evento cosi destabilizzante, accompagnato da emozioni complesse, che necessitano di essere sottoposte ad un processo di comprensione, interpretazione e ri-definizione. Il paziente alla luce di questa nuova condizione, da un lato si ritrova a ripensare alla propria vita alla luce dell’irruzione della malattia, dall’altro si deve impegnare nella ricerca di strategie per imparare a convivere con essa, autogestire la propria cura e diventare responsabile del proprio stato di salute. Quando si parla di diabete, non si può fare a meno di considerare anche il grande rilievo che questa malattia ha sulla vita sociale del paziente e della sua famiglia, sui suoi progetti e sulle sue aspirazioni. Fin quanto detto mette in evidenza come le semplici attività di informazione e sensibilizzazione del paziente, da sole non sono sufficienti per scegliere e progettare il miglior trattamento possibile, in quanto la semplice trasmissione di informazioni nella maggior parte dei casi non produce i risultati attesi in termini di cambiamento del proprio comportamento e dello stile di vita del soggetto.

I programmi di Educazione terapeutica si costituiscono come un pratico e concreto supporto per istruire i pazienti e le loro famiglie, nella gestione e nella cura della loro malattia e si caratterizzano per essere dei processi sistematici, di lunga durata che dovrebbero accompagnare la cura a lungo termine del paziente. In particolare i soggiorni educativi oltre ad offrire un’esperienze formativa e allo stesso tempo piacevole, in un clima di incontro con l’Altro, si costituiscono come un importante spazio attivo per  realizzare efficaci programmi di educazione terapeutica.

Spinti dalla consapevolezza che il paziente necessità di avere “Libertà di Vivere con il Diabete” il Coordinamento FAND Calabria referente organizzativo l’associazione FAND Gallico, Diabaino Vip-Vip dello Stretto,  con il Patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, ha proposto il Soggiorno Educativo dal titoloQuando il Diabete va in Vacanza …” svolto nella settimana dal 29 Agosto al 5 Settembre 2015, presso Villaggio Robinson Torre Ruffa San Nicola di Ricadi, Capo Vaticano (VV). I soggiorni educativi offrono ambienti potenziali dove poter proporre ai partecipanti momenti educativi e opportunità di nuovi insegnamenti, dal momento che l’educazione al diabete si costituisce come un processo continuo e costante di apprendimento.

I momenti educativi condotti dall’equipe multidisciplinare, realizzati attraverso lezioni frontali hanno interessato:

  • le conoscenze generali dei partecipanti in merito alla propria malattia,
  • l’adattamento della dose di insulina e la gestione del microinfusore,
  • la dieta e il conteggio dei carboidrati,
  • giochi sugli scambi dietetici
  • simulazioni di situazioni problematiche legate all’iper/ipo glicemia
  • promuovere uno stile di vita sano e l’attività fisica come abitudine quotidiana

Alle lezioni frontali si sono alternati momenti di svago, gioco e divertimento che hanno favorito il confronto tra i partecipanti, i quali hanno potuto condividere i loro problemi e superare la frequente sensazione di isolamento e diversità. Sono stati proposti pasti a buffet che hanno costituito per i partecipanti l’occasione di valutare le conseguenze delle proprie scelte alimentari sui valori della glicemia post- prandiale. Si è deciso di dare spazio anche alle implicazioni psicologiche che il diabete ha sulla vita del paziente e su come gli aspetti emotivi possono influire sul trattamento. Oltre ad essere fondamentali momenti che arrichiscono il percorso di cura dei partecipanti, i soggiorni educativi costituiscono anche un arricchimento professionale per l’intera equipe che oltre ad aver occasione di osservare i ragazzi anche al di fuori dell’ambiente ambulatoriale possono consolidare i rapporti con loro.

La partecipazione ai soggiorni educativi oltre ad avere un valore sul piano educativo nell’insegnare ai partecipanti di essere autonomi nella gestione quotidiana del loro diabete, ha anche un valore sul piano emotivo in quanto può costituire un valido supporto per superare tensioni e paure che spesso accompagnano il vivere con una malattia cronica.

Dott.ssa Caterina Bova

 

 

 

Reggio C.: “Fandiabet&Giovani”, il pancreas tra presente e futuro

Scienza, Tecnologia e futuro. Queste le parole chiave del convegno “Fandiabet&Giovani”, tenutosi presso la sala Calipari di Palazzo Campanella a Reggio C. e organizzato dalla Fand Calabria con il supporto dell’associazione Diabaino Vip-Vip dello Stretto, con il presidente Gabriella Violi, e l’adesione del Lions Club Città del Mediterraneo Reggio Calabria e del Co.Di.Cal.