Insulina e glicemia: i valori e il ruolo

 L’insulina è un ormone fondamentale perchè regola la quantità di glucosio nel sangue e il suo utilizzo da parte delle cellule, evitando così il verificarsi del fenomeno della glicemia alta caratteristico del diabete mellito.

La glicemia
Con il termine glicemia s’intende la concentrazione di glucosio nel sangue, elemento fondamentale per l’organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule che lo prelevano direttamente dal sangue.
La principale fonte di glucosio sono gli alimenti, ma, in misura minore, esso può anche essere sintetizzato ex novo a partire da protidi e lipidi all’interno dell’organismo stesso.
Il corpo umano possiede un sistema di regolazione intrinseco che consente di mantenere relativamente costante la glicemia durante l’arco della giornata.

La regolazione della glicemia avviene ad opera di specifici ormoni:
– gli iperglicemizzanti, che la innalzano la glicemia,
– gli ipoglicemizzanti, che abbassano la glicemia.
Il principale ormone ipoglicemizzante è l’insulina.

L’insulina
L’insulina è un ormone secreto dalle cellule beta all’interno delle isole di Langherhans del pancreas indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. L’insulina, infatti, consente all’organismo di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule regolandone ingresso ed utlizzo.
L’insulina è secreta quando il livello di glugosio nel sangue è troppo alto con la funzione di abbassare la glicemia mediante l’attivazione di diversi processi metabolici e cellulari.

Quando l’insulina è prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete.
Nello specifico si parla di diabete di tipo 1 quando la produzione di insulina da parte del pancreas viene soppressa o fortemente ridotta a causa della distruzione delle cellule beta da parte del sistema immunitario e di diabete di tipo 2 quando non viene prodotta una quantità sufficiente a soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino resistenza).  Il risultato, in entrambi i casi,  è il conseguente incremento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).

I valori della glicemia
In soggetti sani, che hanno una vita regolare e un’alimentazione corretta, generalmente
nell’arco della giornata i valori della glicemia si mantengono tra i 60 e i 130 mg/dl.
A digiuno, i valori glicemici possono variare dai 70 ai 110 mg/dl; tra 110 e 125 mg/dl si tratta di condizione di alterata glicemia a digiuno (IFG), una condizione che dovrebbe invitare il paziente a porre maggior attenzione al suo stile di vita.
Valori di glicemia uguali o superiori a 126 mg/dl sono, secondo l’American Diabetes Association da considerarsi probabili sintomi.

Da Diabete .Net

 

 

 

 

 

 

Tecnica dell’insulina

I Medici e gli Operatori Sanitari che giornalmente sono a stretto contatto con i diabetici che praticano insulina, hanno ben chiara l’estrema importanza che riveste una esatta tecnica di insulina che per buona parte migliora l’assorbimento dell’insulina e quindi la compliance del paziente.

Per ottenere un assorbimento ottimale è importante che la  somministrazione di insulina  sia iniettata nel tessuto sottocutaneo, perché è privo di vasi e quindi il passaggio dell’insulina dalla sede di iniezione al sangue circolante avviene per diffusione costante. I fattori che ne  influenzano il suo assorbimento sono:
1. il tipo di insulina (rapida, intermedia o lenta)
2. sito d’iniezione
3. caratteristiche della cute
4. tecnica di somministrazione
5. presenza di noduli
6. L’insulina è stata iniettata oltre il tessuto adiposo sottocu-taneo nello strato muscolare
7. l’ago è penetrato in un vagellino
8. nelle zone di iniezione viene attivato il circolo sanguigno (ad esempio tramite massaggio o tramite esaltata attività muscolare
L’AREA DI INIEZIONE
1. L’iniezione deve essere effettuata su un’area più ampia possibile e su cute integra.
2. Essere di facile e comodo accesso per il paziente
3. Sono considerate sedi ottimali: l’ADDOME, la zona antero laterale delle COSCE, i GLUTEI e le BRACCIA purché l’iniezione venga eseguita da altra persona
La rotazione del sito di iniezione. Deve essere effettuata per garantire un assorbimento costante dell’insulina.

Le sedi vanno ruotate al fine di evitare che i ripetuti traumi indotti dall’ago, dalla pressione esercitata dal liquido iniettato e dai suoi effetti chimico-biologici danneggino i tessuti.
Se le iniezioni sono fatte sempre nello stesso punto, la pelle può diventare dura e possono formarsi tumefazioni del tessuto sottocutaneo, le cosiddette lipodistrofie. Quindi ruotare sempre il punto di iniezione all’interno della zona scelta , cambiare zona ad ogni iniezione nell’ambito della giornata  (stessa zona stessa ora).
Il 70% dei pazienti non esegue la rotazione dei siti.
Plica cutanea. Il sollevamento della plica cutanea mediante la tecnica del “pizzicotto” aumenta lo spessore cutaneo e viene adottata per evitare l’iniezione intramuscolare.
Quali i rischi di una iniezione intramuscolare?
Procura un assorbimento troppo rapido e imprevedibile quindi una IPOGLICEMIA anticipata o una IPERGLICEMIA  ritardata.
INSULINA REGOLARE :
 –    COSCIA             15 MINUTI
 –    GLUTEI             28 MINUTI
 –    DELTOIDE           23 MINUTI
 –    ADDOME             12 MINUTI
Perché’ il braccio è il sito di iniezione meno consigliato?
Come la coscia, il braccio presenta in molte persone  uno strato sottile di tessuto sottocutaneo.
Di conseguenza, è necessario adottare la tecnica a pizzicotto per ogni iniezione. Tuttavia, risulta pressoché impossibile, per chi si autoinietti l’insulina, pizzicare la pelle ed iniettare contemporaneamente.
Perché si preferisce l’addome?
Perché, nell’addome di solito il tessuto sottocutaneo è abbondante e quindic’è  meno rischio di iniezione intramuscolare. E’ più facile  eseguire  la tecnica a pizzicotto rispetto alle cosce e al braccio.
Dall’ addome l’insulina viene assorbita nel modo più rapido. Tuttavia è importante fare l’iniezione ad una distanza di circa quattro dita dall’ombelico, da un lato o dall’altro.

Preparazione dell’iniezione:
1. Lavarsi le mani
2. Controllare la scadenza dell’Insulina
3. Controllare la temperaturadell’insulina           
        (l’insulina da iniettare deve infatti essere
        a temperatura ambiente)
4. Pulire il tappo del flacone
5. Preparare la siringa rimuovendo i
        tappi di protezione dell’ago e  del pistone

Come aspirare l’insulina nella siringa 
1. Aspirare nella siringa  una quantità di aria
pari    alle unità di  insulina prescritta
2. Iniettare l’aria nel flacone di insulina e capovolgere il flacone senza togliere la siringa
3. Aspirare l’insulina nella siringa lentamente  per non formare bolle d’aria
I flaconi di insulina torbida vanno ruotati
Usando l’insulina torbida  (premiscelata o ad azione ritardata) ruotare il flacone tra le mani
per renderla omogenea.

niettare l’insulina
1. Scegliere la zona di iniezione e disinfettarla
2. Prendere la pelle tra le dita formando una piega
3. Inserire l’ago della siringa nella piega con un’inclinazione tra i 45° ed i 90°. Se non viene formata una piega inserire l’ago a 45
      4.   Iniettare l’insulina
     5.   Rimuovere l’ago dalla pelle e non massaggiare il punto di iniezione
      6.   Buttate la siringa in modo sicuro per evitare ad altri punture accidentali

Una volta iniettata, l’insulina si raccoglie  nel tessuto sottocutaneo (composto prevalentemente da tessuto adiposo) in una piccola sacca, da dove poi viene assorbita lentamente nel sangue
ed attraverso questa via viene distribuita a tutti i tessuti.
Insuline e loro inizio di azione
TIPO – NOME COMMERCIALE –  INIZIO AZIONE – Picco –   Durata

Lispro  Humalog             <15 min      30-90 min.   5h

Aspart  Novorapid      <15 min      30-90 min.   5h

Glulisina Apidra             <15 min      30-90 min.   5h
    
Regolare Actrapid,Humulin R   0,5-1        2/3 h       5/8h

Glargine Lantus          2      senza picco   20/24h

Detemir  Levemir                2         6/8h        24h

Miscele   70/30,80/20         30 min.      7/12h     16/24h

Conservazione dell’insulina
 – Tenere il flacone o il penfill in posizione orizzontale
 – Conservare al riparo dai raggi solari (entro gli astucci di cartone o dentro la penna)
 – Tenere in frigo (tra 2 e 8 gradi C°) solo l’insulina di scorta

 –        L’insulina in uso deve stare a temperatura ambiente (il flacone dentro l’astuccio di cartone, la tubofiala dentro la penna)

 – L’insulina che per errore dovesse congelare, deve essere buttata: l’attività biologica diventa imprevedibile !

Importante:

Una volta che il tappo di gomma è stato foratura, la cartuccia di insulina o flaconcino deve essere eliminata dopo 4 settimane, anche se è in disuso.
Controllate sempre la parte superiore del flacone di insulina / cartuccia per danni.
Non usare l’insulina, che non ha un aspetto “normale”.
NFLUENZE
 – CONCENTRAZIONE INSULINA
 – TEMPERATURA INSULINA
 – TEMPERATURA CUTANEA
 – SEDE DI INIEZIONE
 – TECNICA DI INIEZIONE
 – FLUSSO EMATICO (EX.FISICO)
A CINETICA
Variabilità assorbimento insulina :
 – intraindividuale 25%
 – interindividuale 50 %
 insulina regolare : 2 – 3 ore
 insuline intermedie : 8- 36 ore

Per evitare iniezioni i.m.
Tener conto di:

 – Indice di massa corporea
 – Lunghezza dell’ago
 – Sito di somministrazione

TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Esiste una significativa correlazione tra il tempo di permanenza dell’ago nel tessuto cutaneo ed il miglioramento dell’ HbA1c:
   10 secondi sembra essere il tempo ideale per permettere un flusso completo.

Sistemi per la somministrazione di insulina
 – Siringhe
 – “Penne” da caricare
 – “Penne” preriempite

 Scadenza

Controllare la data di scadenza di insulina. Di solito è segnato sul flacone / cartuccia etichetta e la casella.

Non usare l’insulina dopo la sua data di scadenza.

 
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Carmela Ricevuto